Nuovi asteroidi
1998 DA (al centro) e 3521-Comrie
scoperti da Gianluca Masi, Ceccano (FR) Italy
Questa pagina fornisce alcuni dettagli sulle circostanze
della scoperta relativamente agli asteroidi individuati presso l'osservatorio.
Vengono anche riportate le Minor Planet Electronic Circulars (MPEC)
dove sono stati pubblicati gli elementi orbitali di volta in volta disponibili,
nonche' alcune animazioni. Finora sono stati scoperti i seguenti asteroidi:
1998
DA (10931), 1998 TL7,
1999
CN10, 1999 CL12, 1999 NC1,
1999 PK, 1999 QV1,
1999
RA, 1999 RN, 1999 RS2,
1999 RL35, 1999 TN4,
1999
TZ10.
(10931)-Ceccano
La notte del 16 febbraio 1998 ho scoperto un nuovo
asteroide, che ha ottenuto la designazione provvisoria 1998 DA. Il ritrovamento
e' avvenuto mentre seguivo, nell'ambito della mia attivita' Astrometrica,
alcuni oggetti 'critici' consigliati dal Minor
Planet Center. Le osservazioni che ho compiuto nei tre giorni successivi
hanno permesso il calcolo di un'orbita preliminare che ha consentito a
Gareth V. Williams, del MPC, di collegare il nuovo oggetto ad uno osservato
nel 1987 (1987 UO). La nuova designazione, comunque, e' stata adottata
come corrente. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti
circolari MPEC:
1) 1998-D07;
2) 1998-D08;
3) 1998-D11;
4) 1998-D14;
5) 1998-E01;
6) 1998-E06;
7) 1998-E28;
8) 1998-F07;
9) 1998-H10;
10)1999-K01;
11)1999-K32;
12)1999-L26;
13)1999-M02.
L'animazione di sopra e' relativa al 18 febbraio. 1998 DA e' visibile al
centro dell'immagine, mentre in basso a sinistra si trova 3521-Comrie,
seguendo il quale ho trovato il nuovo oggetto. Entrambi sono facilmente
identificabili grazie al loro movimento rispetto alle stelle di campo.
Sara' necessario seguire il pianetino per le prossime opposizioni, onde
ottenere la sua numerazione definitiva. Cosiderando quanto riportato sull'ultima
MPEC citata sopra, al momento e' classificato come un oggetto con quattro
opposizioni.
L'oggetto, dopo essere stato numerato sulla MPC 34805, e' stato
chiamato,su proposta dello scopritore, Ceccano, dalla cittadina nel cui
territorio ricade l'osservatorio.
Gli strumenti che sono stati impiegati sono un Celestron CG-11 (280 mm,
f/6.3) una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate
mediante CCDSoft, QMiPS32 e Astrometrica.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky,
prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1998 TL7
Il 15 ottobre 1998, sempre nel corso dell'ordinaria
attivita' di misura di asteroidi gia' noti (1994 PA19), ho individuato
un altro nuovo pianetino, 1998 TL7. L'oggetto si trovava nella costellazione
dei Pesci. A causa del maltempo, non sono riuscito ad effettuare personalmente
le osservazioni di seconda notte, necessarie per ottenere la designazione.
Mi sono pertanto rivolto a colleghi astrofili, affinche' rintracciassero
l'oggetto prima che andasse perduto. Il 19 ottobre, il mio amico Bob Linderholm,
NE (USA), otteneva due eccellenti riprese CCD del campo individuato dalle
coordinate che gli avevo fornito, recuperando l'asteroide. Questa
animazione e' stata ottenuta da due delle sue immagini e mostra con
evidenza il nuovo pianetino, che appare in movimento rispetto alle stelle
di fondo. Le misure ottenute da questi frame hanno permesso il rilascio
della designazione da parte del Minor
Planet Center. Naturalmente, occorrera' seguire l'oggetto al fine di
ottenere un'orbita preliminare utile per il ritrovamento del corpo alla
sua prossima opposizione. Ringrazio Bob e anche Gordon Garradd (Australia)
per le loro preziose osservazioni.
Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPEC:
1) 1998-V07;
2) 1998-V27;
3) 1998-X04;
4) 1998-X18.
Gli strumenti che sono stati impiegati sono un Celestron CG-11, portato
a f/3.3 mediante un riduttore Opetc MAXField 0.33X, e una camera CCD SBIG
ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft,
QMiPS32 e Astrometrica.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky,
prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 CN10
Il 13 febbraio 1999, non molto lontano, angolarmente,
dalla stella Regolo (alfa Leonis), ho individuato l'asteroide 1999 CN10,
ben evidente in tutti e quattro i frame ripresi. Le osservazioni di seconda
notte sono state effettuate il 16 febbraio e le posizioni erano in buon
accordo con quelle previste dal metodo di Vaisala. Questa
animazione mostra il pianetino cosi' come appariva nelle immagini della
scoperta, quando brillava di magnitudine 17.5. Brian Marsden, direttore
del Minor Planet Center,
ha collegato l'oggetto a 1997 UJ25, la designazione corrente restando quella
attribuita al sottoscritto. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati
sulle seguenti circolari MPEC:
1) 1999-D09;
2) 1999-D11;
3) 1999-D18;
4) 1999-E13;
5) 1999-E19;
6) 1999-E24;
7) 1999-F03;
8) 1999-F09;
9) 1999-F18;
10) 1999-F19;
11) 1999-F36;
12) 1999-H36.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft,
QMiPS32 e Astrometrica.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky,
prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 CL12
Questo nuovo asteroide, da me scoperto il 14 febbraio,
poche ore dopo 1999 CN10, si trovava a qualche primo d'arco dal precedente
ed era leggermente piu' debole. L'animazione mostra,
come al solito, il moto del pianetino tra le stelle, ed e' stata ottenuta
proprio dalle immagini di scoperta. Le osservazioni di seconda notte venivano
compiute aasieme a quelle per 1999 CN 10. Gli elementi orbitali di questo
pianetino sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPEC:
1) 1999-D11;
2) 1999-D18;
3) 1999-E13;
4) 1999-E21;
5) 1999-F26 ;
6) 1999-F36;
7) 2000-Y26.
Gli strumenti che sono stati impiegati sono un Celestron CG-11, portato
a f/3.3 mediante un riduttore Opetc MAXField 0.33X, e una camera CCD SBIG
ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft,
QMiPS32 e Astrometrica.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky,
prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 NC1
La notte tra l'11 e il 12 luglio, durante una sessione
osservativa mirata alla ricerca di nuovi pianetini, ho individuato, nella
costellazione del Sagittario, l'oggetto ora catalogato come 1999 NC1. L'asteroide
si trovava proiettato su una regione di cielo ad alta densita' stellare
(in prossimita' del piano galattico), sicche' il suo riconoscimento e'
stato assai difficile. Le operazioni di misura della posizione si sono
rivelate alquanto complesse, poiche' l'oggetto era quasi sempre vicino
ad una stella di campo. In particolare, le osservazioni di seconda notte
(che ho compiuto tra il 12 e il 13) sono state molto delicate, poiche'
il corpo era in transito a meno di 5' dalla stella ni1 Sagittarii,
di magnitudine 5.7. Di grande aiuto sono state le posizioni ottenute, su
mia richiesta, da Bob Linderholm, NE (USA). L'oggetto si e' rivelato insolitamente
brillante, di magnitudine 15.5. Asterodi cosi' luminosi sono ormai difficili
da scoprire. Del resto, poiche' l'eclittica e' in estate sempre piuttosto
bassa sull'orizzonte, non si puo' sperare di individuare corpi deboli osservando
in direzione del centro galattico, a causa della foschia che caratterizza
la maggior parte delle serate dei mesi piu' caldi. Questa
animazione mostra il pianetino cosi' come appariva nelle immagini della
scoperta; si noti l'alta densita' stellare di cui si diceva.
Osservazioni successive hanno permesso a G. Williams, del Minor
Planet Center, di identificare l'oggetto con 1996 SM7; quest'ultima
e' stata adottata come designazione principale. Pertanto questa puo' essere
considerata una riscoperta. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati
sulle seguenti circolari MPEC (l'oggetto vi figura, naturalmente, come
1996 SM7):
1) 1999-N23;
2) 1999-O09;
3) 2000-Y35.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft,
QMiPS32 e Astrometrica.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky,
prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 PK
La notte tra il 5 e il 6 agosto, nel corso del programma
di ricerca di nuovi asteroidi attivo presso questo osservatorio, ho individuato,
in un campo stellare nella costellazione dell'Acquario, questo oggetto
il quale, ad un controllo successivo, risultava sconosciuto. Adesso gli
e' stata attribuita la designazione 1999 PK. Subito ho notato il suo rapido
moto proprio, circa doppio rispetto a quello che mi aspettavo da un pianetino
di fascia principale visibile in quella direzione, e la particolare direzione
del moto. La sua magnitudine, intorno alla 18, e la sua non notevole altezza
sul piano dell'orizzonte non hanno di certo facilitato l'identificazione
e le successive misure di posizione. Tra il 6 e il 7 ho effettuato le necessarie
conferme, al seguito delle quali la scoperta e' stata riconosciuta. L'oggetto
si trovava in una posizione non molto diversa da quella prevista applicando
il metodo di Vaisala.
Questa animazione mostra il pianetino cosi' come
appariva nelle immagini della scoperta.
Gli elementi orbitali di questo asteroide sono stati pubblicati sulle seguenti
circolari MPEC:
1) 1999-P28;
2) 1999-P33;
3) 1999 Q09;
4) 1999 R09;
5) 1999 R12;
6) 1999 R16;
7) 1999 R33;
8) 1999 S10;
9) 1999 T03;
10) 1999 U20;
11) 1999 U23;
12) 2000 Y26.
Utilizzando il software TheSky
e gli elementi orbitali pubblicati nell'ultima MPEC citata, ho ottenuto
un diagramma dell'orbita. Il semiasse maggiore
di poco piu' di 1.9 U.A. e l'elevata inclinazione (24°), pongono questo
oggetto nella famiglia degli oggetti di tipo Hungaria.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft,
QMiPS32 e Astrometrica.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky
versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 QV1
La notte tra il 21 e il 22 agosto era in corso una
survey volta alla ricerca di corpi minori sconosciuti. In una serie di
immagini, relativa ad una regione della costellazione dei Pesci, appariva
un oggetto in movimento, insolitamente brillante. Un immediato controllo
prima nel database di TheSky e poi
via Telnet sui computer del Minor
Planet Center indicava che in quella regione non era previsto il transito
di alcun oggetto conoscito. Decisamente singolare la direzione del moto
del corpo: in quella zona di cielo, eventuali asteroidi di fascia principale
dovevavo apparire spostarsi, all'epoca dell'osservazione, principalmente
da est verso ovest (moto retrogrado), mentre il corpo in oggetto aveva
un comportamento opposto, indizio questo di elementi orbitali piuttosto
singolari. Le misure di seconda notte venivano effettuate tra il 23 e il
23, confermando la presenza dell'asteroide, al quale veniva assegnata la
designazione 1999 QV1. Questa animazione e' relativa
proprio a quest'ultima nottata (nel campo sono visibili alcune galassie).
Immediatamente veniva allertato Bob Linderholm, NE (USA), il cui aiuto
e' stato assai prezioso in non poche occasioni. L'attivo astrometrista
statunitense a sua volta confermava l'oggetto, fornendo altre misure di
posizione. Sara' interessante guardare agli elementi orbitali di questo
pianetino, per meglio comprendere la sua natura. Il giorno 24 agosto il
corpo viene inserito nella NEO Confirmation Page del Minor
Planet Center. Poco prima del 26/8/99 il corpo usciva dalla pagina
di cui si e' detto, dopo che si erano raccolte complessivamente 40 misure
di posizione. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti
circolari MPECs:
1) 1999-Q12;
2) 1999-Q15
3) 1999 R09;
4) 1999 R10;
5) 1999 R12;
6) 1999 R13;
7) 1999 R40;
8) 1999 T03;
9) 1999 T11;
10) 1999 U20;
11) 1999 U23,
12) 1999 V31.
Nella MPEC 1999 R13 l'oggetto figura con un'orbita ottenuta con osservazioni
raccolte in 46 giorni, segno che esso e' stato collegato con un corpo di
cui esistevano solo misure di singola notte.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft,
QMiPS32 e Astrometrica.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky
versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 RA
Il 1 settembre 1999, sempre nell'ambito della survey attiva
presso questo osservatorio e mirata alla ricerca di asteroidi sconosciuti,
veniva individuato, nella costellazione del Capricorno, un oggetto non
riportato nel database del Minor
Planet Center, che e' stato consultato dopo un controllo sul campo
effettuato con il software TheSky.
Esso risultava inusualmente brillante (mag. 16.2), sebbene sia stato osservato
dopo l'opposizione (generalmente non si cercano asteroidi dopo l'opposizione,
perche' essi sono solitamente piu' deboli e sono prossimi alla fine della
loro finestra osservativa). Questa animazione e'
relativa proprio alle immagini di scoperta: l'oggetto si muove principalmente
in declinazione, essendo probabilmente prossimo ad uno dei suoi punti stazionari
(passagio da moto retrogrado a diretto). Il 2 settembre venivano ottenute
le indispensabili misure di seconda notte: l'oggetto veniva recuperato
in una posizione sensibilmente diversa da quella prevista con il metodo
di Vaisala, probabilmente perche' il pianetino aveva ripreso il moto diretto,
confermando che al momento della scoperta l'oggetto non era distante da
un punto stazionario. Il Minor
Planet Center rilasciava, a questo punto, la designazione 1999 RA.
Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPECs:
1) 1999 R09;
2) 1999 R11;
3) 1999 R12;
4) 1999 R13;
5) 1999 R16;
6) 1999 R20;
7) 1999 R27;
8) 1999 R40;
9) 1999 S10;
10) 1999 S17;
11) 1999 S19;
12) 1999 T03;
13) 1999 T09;
14) 1999 T38;
15) 1999 U01;
16) 1999 V38;
17) 2001 A27.
Nella MPEC 1999 R13 l'oggetto figura con un'orbita ottenuta con osservazioni
raccolte in 108 giorni, segno che esso e' stato collegato con un corpo
di cui esistevano solo misure di singola notte.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky
versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 RN
Il 3 settembre 1999, in un campo stellare nella costellazione
dei Pesci, ho individuato un asteroide che, ad un controllo eseguito con
TheSky,
risultava assente dall'archivio del Lowell Observatory. Questo riscontro
trovava conferma presso il database del Minor
Planet Center. Il pianetino brillava di magnitudine 18.4. A causa del
maltempo, le misure di seconda notte sono state ottenute in condizioni
di fortuna, approfittando della sola mezz'ora di sereno avuta tra il 4
e il 5 settembre; l'asteroide veniva recuperato in una posizione in buon
accordo con con quella prevista dal metodo di Vaisala. La designazione
ufficiale, rilasciata dal Minor
Planet Center e' 1999 RN. Dalle immagini di seconda notte e' stata
ottenuta Questa animazione, in cui il pianetino
si mostra in moto rispetto alle stelle di fondo. Gli elementi orbitali
sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPECs:
1) 1999 R12;
2) 1999 R13;
3) 1999 R20;
4) 1999 R40;
5) 1999 R46;
6) 1999 S10;
7) 1999 S16;
8) 1999 S19;
9) 1999 T03;
10) 1999 T09;
11) 1999 T49,
12) 1999 U26;
13) 1999 V10.
Nella MPEC 1999 R13 l'oggetto figura con un'orbita ottenuta con osservazioni
raccolte in 15 giorni, segno che esso e' stato collegato con un corpo di
cui esistevano solo misure di singola notte.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky
versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 RS2
Il 6 settembre 1999 veniva individuato, nella costellazione
dell'Acquario,un oggetto di magnitudine circa 17. Nella zona non era previsto
il transito di alcun oggetto conosciuto, secondo l'esito di un controllo
mediante TheSky e sul sito del Minor
Planet Center. Le osservazioni di seconda notte, compiute circa ventiquattro
ore dopo, confermavano la scoperta. Dalle immagini del primo rilevamento
e' stata tratta questa animazione. Il Minor
Planet Center rilasciava, a questo punto, la designazione 1999 RS2.
Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti MPECs:
1) 1999 R16;
2) 1999 R20;
3) 1999 R46;
4) 1999 S10;
5) 1999 T03;
6) 1999 T22;
7) 1999 V10;
8) 1999 V15;
9) 2000 Y44.
Nella circolare MPEC 1999 V15, G. V. Williams ha linkato l'oggetto a 1998
FX144, ma al designazione principale e' 1999 RS2.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky
versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 RL35
Il giorno 11 settembre 1999, nel corso di osservazioni
astrometriche volte a misurare oggetti di recente scoperta, ho individuato,
nella costellazione dei Pesci ,un oggetto di magnitudine circa 18. Nella
zona, secondo l'esito di un controllo mediante TheSky
e sul sito del Minor
Planet Center, non era previsto il transito di alcun oggetto conosciuto
. Le osservazioni di seconda notte, compiute il 12 settembre, confermavano
la scoperta. Questa animazione mostra l'aspetto
del pianetino cosi' come appariva nelle immagini del giorno 11. Il Minor
Planet Center ha attribuito al corpo la designazione 1999 RL35. Gli
elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti MPECs:
1) 1999 R46;
2) 1999 S10;
3) 1999 S11;
4) 1999 S13;
5) 1999 S15;
6) 1999 S19;
7) 1999 T03;
8) 1999 T40;
9) 1999 T11;
10) 1999 U09;
11) 1999 U18;
12) 1999 U26;
13) 1999 V10;
14) 2000 Y42;
15) 2001 A19;
16) 2001 A27.
Nella MPEC 1999 S13, G. V. Williams ha linkato l'oggetto con 1979 QG1,
la designazione principale restando 1999 RL35, che cosi' adesso risulta
come un oggetto osservato in tre opposizioni.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky
versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 TN4
Il 4 ottobre 1999, nel corso di osservazioni astrometriche
volte a misurare oggetti near-earth, nella costellazione dei Pesci, ho
individuato un pianetino risultato essere, ad un controllo eseguito come
consuetudine, sconosciuto. In seguito alle osservazioni di conferma, effettuate
la notte successiva, il Minor
Planet Center assegnava la designazione 1999 TN4. L'animazione
mostra il pianetino cosi' come appariva nelle immagini di scoperta (1999
TN4 e' visibile in basso a destra; l'oggetto nei pressi del centro e' 7547).
Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti MPECs:
1) 1999 T40;
2) 1999 T41;
3) 1999 U01.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky
versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
1999 TZ10
Il giorno 8 ottobre 1999, nella costellazione di Pegaso,
un oggetto in movimento veniva identificato in una serie di frame acquisiti
non molto lontano, angolarmente, da Algenib, la Gamma Pegasi. Per
vari motivi non e' stato possibile riprendere direttamente le necessarie
immagini di conferma nei giorni successivi e si e' richiesta la collaborazione
di altri osservatori. L. Robinson, D. Dixon e G. Hug hanno effettuato le
misure astrometriche indispensabili per il rilascio della designazione
(1999 TZ10) e il loro aiuto è stato assai apprezzato. In questa
animazione
e' possibile vedere 1999 TZ10 cosi' come appariva direttamente sulle immagini
di scoperta. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti
MPECs:
1) 1999 U01;
2) 1999 U23;
3) 1999 V16.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky
versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
2000 YJ8
Il giorno 22 dicembre 2000, nella costellazione dei Gemelli, durante una sessione osservativa mirante a recuperare l'asteroide 1999 RL35, da me precedentemente scoperto,
ho individuato un debole oggetto diversi primi a nord. Un primissimo controllo permetteva di concludere che si trattava di un corpo nuovo. Delle tre immagini ottenute, solo due erano utilizzabili, poiche' in una di esse
l'oggetto era piuttosto vicino ad una stella. Per via delle avverse condizioni meteo, per le necessarie osservazioni di seconda notte, ho dovuto chiedere il supporto di altri osservatori. Tra questi, Peter Kusnirak, dell'osservatorio di Ondrejov, riusciva a riprenderlo, ottenendone quattro immagini.
I suoi dati hanno permesso il rilascio della designazione, 2000 YJ8. Anche Jim Roe, Mexico, lo riprendeva e i suoi dati sono stati inviati al Minor Planet Center. Jim lo ha pure osservato nelle nottate successive, al fine di avere un'orbita.
In questa
animazione
e' possibile vedere 2000 YJ8 cosi' come appariva direttamente sulle immagini
di scoperta. Esso si trova non distante dal centro delle immagini ed appare in movimento.
Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti
MPECs:
1) 2000 Y44;
2) 2001 A16;
3) 2001 A27.
Sulla Circolare MPEC 2001-A27T. Spahr ha collegato l'oggetto a 1996 XF18, restando comunque 2000 YJ8 la designazione principale.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera
CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante
CCDSoft.
I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky
versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.
Effemeridi per gli
asteroidi scoperti presso l'osservatorio Bellatrix
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